domenica 16 giugno 2013

Nesso... tra Esculapio&Freud e Ponterotto&Costruttori


ESCULAPIO

Nell'isola Tiberina a Roma, sotto l'attuale basilica si può accedere nelle strutture del vecchio tempio dedicato a Esculapio dio della medicina nell'antichità.


I suoi sacerdoti nel tempo curavano i malati con cura particolari, accoglievano chi doveva essere curato per giorni a dormire nel tempio...perchè dai loro sogni poi decidevano la cure.


Lascerebbe pensare dati i tempi che la malattia che si doveva curare era la materia, ossia andavano più spesso al tempio persone che volevano conoscere se stessi, con interessi spirituali.


Nel Novecento Froid e altri dopo lui hanno fatto conoscere nuovi tipi di cure, facendoci conoscere la psicanalisi che con l'interpretazione dei sogni, sembra quasi che dicevano le stesse cose...



FREUD

Vicino l'isola...c'è il famoso "ponte rotto" così chiamato dai romani, quasi a voler completare i nessi in quel luogo.

Da questo ponte sono nati tanti racconti di fantasia, allegorie, e simbologie, però che a Roma centro della Cristianità...non sfugge, che il Papa e Ponte sono sinonimi e che il Papa dovrebbe essere in grado quindi, di fare da ponte tra il cielo inteso come spirito e la terra inteso come uomini.


E' salutare quindi incentivare il lavoro dei" costruttori di ponti", da tutti gli uomini che vogliono uscire dalla prigione materia, e essere liberi nello spirito.

Abbiamo tutti un ponte rotto col Divino da restaurare e completare, per questo le allegorie e la Mitologia, se studiata con cura e con amore di conoscenza, si trovano sempre ampi spazi per ritrovarsi. 

Lanciascudo


sabato 1 giugno 2013

Appunti di viaggio - gli Occhi, l'Amo, e la Speranza.-





Se amiamo una persona, "vediamo solo qualità", vediamo tutto 
sereno per quell'essere, per noi è anche la nostra chiave per affrontare la vita mondana.


Poi quando l'amore ha fine queste qualità meravigliose "si spengono non le vediamo più", eppure è la stessa persona...pensiamo poi riflettendo.

Dunque si può ragionevolmente pensare che "gli occhi ci vengono aperti o chiusi dal cuore",... dalle sue profondità.

Se vogliamo conoscere gli "altri" il nostro prossimo siamo "costretti" ad amarli, per comprendere.

Non è possibile conoscere nell'intimo senza amare, oppure se ne fa una conoscenza epidermica o mentale, non si va nella direzione sperata, del colloquio -cuore a cuore-.

Qualunque cosa di tutto ciò che ami, la conosci nell'intimo, nella sua essenza di vita, è un'esperienza VIVA ti puoi fidare.





Si prega e si spera, si mangia e si spera,
si piange e si spera, si bacia e si spera,
si lavora e si spera, si fuma e si spera...di smettere...
tutta la vita si lotta e si spera.

Ma solo l'Amore feconda l'uomo per nuove salde radici, trasmuta la speranza nella realtà, "vede le cose giuste" oltre il bene, oltre il male.

Solo l'Amore prende all'Amo la speranza...non illudiamoci di scorciatoie.

E' giusto ambire alla vera Nobiltà del Cuore, a cui l'anima incita deliziata per farti accedere al grande cuore del Figlio, per ritornare al Padre. 

                                                              Lanciascudo