domenica 4 ottobre 2015


Lettera aperta alla cortese attenzione del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.

Signor  Presidente;

E' dal quotidiano di oggi, la Repubblica, che si è saputo che nel Comune di Ardea...qui vicino Roma, circa trecento bambini delle scuole, nell'ora del pranzo, rimangono in classe senza cibo perché i propri genitori non possono pagare la retta della mensa.
Questi bambini dichiarati poveri...oltre a rimanere con la pancia vuota non pranzando...è quasi certo che si sentono in una certa misura inferiori ai propri compagni...oltre a subire una certa vergogna della loro situazione.
Non sappiamo cosa passa nelle loro menti...ma certo la Scuola non riesce a risolvere i problemi di uguaglianza fra scolari...eppure spesso si pensa che sia completamente gratuita.
E' facile fare dell'ironia sulle mense nei Palazzi del potere...dove si pranza a prezzi...quelli si proletari...o sui migliaia di lavori inutili o non terminati con spese di centinaia di milioni.
Ma non scendo su un piano a me non congegnale...mi sta più a cuore che si risolva il problema...ora e non alla fine dell'anno scolastico.
Se mi sono rivolto a Lei Presidente è perché nei Suoi discorsi Ufficiali ho notato sempre note di umanità...che non trovo nei politicanti di professione.
Lei può fare il bel gesto di invitarli al Quirinale, e dopo che hanno visitato il Palazzo, invitarli a pranzo alla mensa della Casa.
Pensi ai loro sguardi gioiosi...essi saranno per Lei e per tutti, raggi amorosi per il cuore.
Una volta a casa e nei giorni che seguiranno,  questi bambini pur se ancora a digiuno a pranzo...sapranno che dietro il loro angolo c'è una speranza che non sono soli e non è poco.
Spero che sia possibile Presidente...e che si riesca a mettere fine a queste situazioni...a dir poco imbarazzanti.
Grazie Presidente per qualunque decisione prenderà in merito.
Le invio cordiali saluti anche per la responsabilità del Suo Alto Incarico.
Lanciascudo.





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